Arriva dalla maggioranza una risposta più forte di una di opposizione. Il consigliere di maggioranza Giuseppe De Stefano replica alla lettera di Fabrizio Miracolo, presidente di SEA, sulla questione iCare.
“Solo a futura memoria segnalo che quale consigliere comunale di maggioranza , lo scorso anno in coscienza e certezza di merito, ho approvato i bilanci delle amministrazione ante quella in carica , partecipando a sanare un vulnus di alcuni anni e ciò benché i pareri dei revisori dei conti fossero negativi.
Recentemente, sempre quale consigliere di maggioranza, divenuto nel frattempo meno coesa e nutrita, ho votato il bilancio di previsione del 2017 con i relativi atti, tra l’altro il piano industriale raccolta rifiuti, gestito dalle due società SEA, Presiedute entrambe dall’autore della lettera aperta al Sindaco.
Nomina che, per motivi etici e di rispetto delle indicazioni del Consiglio Comunale, il Sindaco avrebbe fatto meglio a mio parere non abbinare in testa allo stesso soggetto.
Lettera che, al di là del contenuto, ritengo disdicevole ed inappropriata in quanto fatta da un beneficiato al suo benefattore, a puro scopo di piaggeria.
Veniamo al fatto. La sentenza della tributaria mi crea imbarazzo e ambasce, purtroppo non fugate dalle dotte argomentazioni dell’avv. dottor Miracolo, che pur se autorevole non ha valenza istituzionale che possa sanare il vulnus della sentenza circa la violazione della legge sulla costituzione della società <I CARE, in house> per affidarle dei pubblici servizi della fallita Viareggio Patrimonio , oggetto di più delibere di Consiglio Comunale che votai con perplessità e dubbi.
Ammetto di essere in oggettiva difficoltà verso quei cittadini elettori di Viareggio Democratica che mi chiedono se ben ponderai i diversi voti espressi sui compiti e trasferimenti fatti a “ I CARE “, invece di gestirli in proprio, forse, anche perché frastornati dal polverone sollevato dalle opposizioni che fanno il loro ruolo .
Dal Sindaco mi attendo che impartisca direttive all’assessore al ramo di illustrare la posizione dell’Amministrazione in Commissione Bilancio, da convocare il prima possibile.
Spero e m’auguro che atti e fatti documentati confutino un eventuale errore o violazione di legge che avrei fatto in concorso con altri consiglieri votando le delibere consiliari oggetto della sentenza, che è motivo di mia apprensione e forse di altri consiglieri.”